lunedì 21 maggio 2018

COPRIFUOCO A MARINEO


Ieri sera in piazza se c’erano una ventina di persone erano già una folla oceanica… Certo che i comizi ci mancano ! Durante i comizi a turno si può promettere di avere 18 milioni di euro in tasca da spendere a Marineo (forse come patrimonio personale) e tante altre cose come andare tutti in pensione “anzitempo all’orco” e cose del genere che nessuno ti chiederà mai di dimostrare. La giornata è cominciata con una Piazza rossa proibita ! In effetti c’era qualche rischio : si aggiravano tutti quelli che dovevano fare la terza lista ed ora sono a piede libero. “Cellule impazzite”. Se non li conoscessi bene li potresti scambiare per terroristi !
Ho cercato di analizzare coloro che dovrebbero aiutare i due candidati sindaco e quindi prescelti da loro dopo essere stati soppesati uno per uno. Sono stato aiutato dall’unico candidato single : ex combattente , ex baluardo della democrazia locale, ma , dopo una pausa di quasi cinque anni ha accettato il richiamo della sirena “antoniana” o meglio il coro degli “antoniani” ed è finito in lista. Leggere i 24 candidati è un impresa degna degli alti intenditori politici marinesi. Bello leggere i nomi nuovi di tanti giovani ma senza indagare sul loro passato. Senza un vero curriculum ! Sembra ,le donne che saranno elette, si presenteranno alla Casa Comunale con il grembiule… anche se nella loro vita non hanno mai lavato un piatto… , ma sono esperte in agricolura economia, viabilità .
Superiamo i veti. Si anche a Marineo si mettono dei veti. Se c’è Pernice niente da fare. Io lo ricordo come l’unico comunista marinese dal “volto umano”. Cosi niente Pernice come niente Antonino Di Salvo (ringrazio Dio che mi ha risparmiato un nuovo confronto) . Anche in Nuccio è prevalsa la concretezza e la forza per moderare il rissoso “poeta” : i due potrebbero capeggiare una rivoluzione ma non in un paese dove i rivoluzionari sono ricchi pensionati. Poi una filastrocca di parentele incrociate. Quello è cugino, l’altro è nipote, poi c’è il figlio che coagula i voti del cognato; la tizia addirittura prenominata come assessore può contare sul cognome per portare via voti al parente della lista opposta e poi sull’amico influente del padre, già speso senza che lui ne sappia nulla. Qualche resuscitato per non disperdere i voti dei “fratelli di …Marineo” capeggiati da un altro che “non si capisce” se è in fase di “ascensione”. La ex lista tre già organizza rientri miracolosi. Sono spariti i comitati. Quello moderato alla fine si è disciolto come i grillini e i riprenditi : li trovi al monumento a vendere le solite primizie con il cesto ! Solo che il cesto è vuoto. Furoreggia il canto del cigno dei padri disperati. Usano i figli (maggiorenni ?!?) come merce di scambio. Mandati i figli allo sbaraglio sono convinti che , grazie a loro, supereranno anche questa volta la piena ! Queste sono elezioni salutari perché chi vincerà si potrà avvicinare a casa o migliorare la propria situazione.    
Domenica sera si è rischiato di rompere lo stato di moderazione delle forze politiche fra piazze proibite e no. Il tutto per farsi ascoltare dai soliti quattro trinariciuti che erano disposti anche a spostarsi al piano o al castello , ma non si voleva dare la soddisfazione di dire : “non c’era nemmeno un ca…”.
Queste elezioni le devono vincere coloro che dimostrano capacità e moderazione e competenza. Chiunque esso sia. Ammesso e non concesso che esistano simili persone.

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