mercoledì 26 aprile 2017

I RAGAZZI DEL PIREO

AVVIATE LA CANZONE PRIMA DI LEGGERE L'ARTICOLO




Dopo il “racconto storico” di Valerio Massimo Manfredi (il terzo volume di Ulisse)non mi era capitato più di leggere resoconti sulla dittatura dei colonnelli in Grecia. E cosi “l’intervista familiare” di Matteo Nucci a Vassilis Vassilikos (autore del libro Z l’orgia del potere da cui il film e tutto il resto) mi riporta agli anni che frequentavo assiduamente la Grecia. Mi ha colpito, più che la descrizione dei colonnelli, la geografia della sinistra italiana che esportava “una resistenza di sinistra” in tutta l’Europa. Ovviamente grazie alla coglionaggine di tutte le dittature (la minchiata della minigonna e dei capelloni) che hanno avuto una presa enorme sul “populismo” . Basti pensare che almeno ventanni dopo quando il fenomeno dei capelloni spari in tutto il mondo rimase solo in Grecia … Se c’è una dittatura la stessa viene esercitata e se tu la volevi equiparare alla Unione Sovietica o a Cuba venivi emarginato. I nomi citati dal Nucci (gli intellettuali italiani del tempo) si potrebbero paragonare a quelli di carta 77 con la differenza che mentre all’est si sa come finivano da noi guai a toccarli. Questo movimento intellettuale da un lato è stato la salvezza della sinistra ma anche ne hanno potuto beneficiare tutti i dissidenti dell’Europa esclusi ovviamente quelli dell’est.
Grandi vittime dei colonnelli non se ne ricordano tranne appunto qualcuno che i greci di allora definivano “esagerati” perché tutto aveva la Grecia allora tranne un atmosfera poliziesca come si registrava all’est. Persino il fatto di sangue più eclatante ce ne accorgemmo dopo giorni malgrado io personalmente ero a due passi dal famoso cancello dove intervennero i carri armati falciando gli studenti. Qui iniziò veramente il declino dei colonnelli o meglio il suicidio.  Atene (o viceversa) somigliava a Roma e la sua atmosfera festosa la incontravi tutte le sere. No nei locali di lusso ma nelle migliaia di osterie dove immancabilmente tutte le sere gli ateniesi si recavano a busukia e a pistiari. Ed era proprio questi locali che frequentava il Panagulis e quella famosa sera che noi stavamo in uno di questi locali che , come tutte le sere sentimmo e vedemmo il suo bolide sfrecciare per Vogliameni e andarsi a schiantare . Già prima ancora che arrivasse la polizia gli italiani iniziarono a dire che erano stati i colonnelli a mettere la bomba nella sua macchina avviando il dubbio tipico in fatti del genere. Mentre tutti pensavamo che lo stesso fosse a “combattere “ per la libertà dei greci in montagna ci accorgemmo che lui combatteva nei ristoranti .
Stranissimo che il Nucci non parli di Teodorakis… Fu lui il vero “conduttore” della resistenza contro i colonnelli. La sua canzone “I ragazzi del Pireo” usci dalle grinfie della sinistra e diven ne un inno supernazionale di lotta per la libertà ! Più o meno come la nostra Bella Ciao !
Il Panagulis fu grazie agli italiani che divenne mito e quindi martire. Gli stessi italiani di sinistra che ancora oggi scrivono solo la loro storia.   

PS. PER VENTANNI HO AVUTO L'UFFICIO IN GRECIA PROPRIO AL PIREO NELLA VIA PIù POPOLARE E FAMOSA (NOTARA). IN GRECIA HO VISTO SEI O SETTE COLPI DI STATO O ROVESCIAMENTI DI GOVERNO (DAL 21 APRILE A ERKETE ! ALLA DISFATTA DI CIPRO). TUTTI PARTIVANO DAI RESTI DELLA GUERRA CIVILE COSI COME AVVENIVA DA NOI.
IL PIREO NON ERA UN LUOGO PER TURISTI. SE NON ERI GRECO ERI "BARBARO" O MEGLIO STRANIERO. SE NON BEVEVI REZINA E NON MANGIAVI POLIPO ALLA GRIGLIA ACCOMPAGNATO DALL'OUZO VENIVI SUBITO EMARGINATO: ERI INAFFIDABILE. MILENA MERCURI SEPPUR DI SINISTRA ERA CORAGGIOSA E NON ERA UN ROBOT SOVIETICO COME DEL RESTO ANCHE IL TEODORAKIS.)
LEI DIVENNE MINISTRO DELLA CULTURA IL TEODORAKIS SI RITIRò. 
NELLE OSTERIE DEL PORTO NOI CANTAVAMO LE CANZONI ANTICHE(PAGLIò) E QUANDO QUALCUNO INTONAVA TEODORAKIS TUTTI CI ACCODAVAMO ....

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