sabato 28 maggio 2016

IL SIMPOSIO DELLE MUSE



Mi conforta il commento di Filippo Fragale (ultimo numero de La Rocca) sul giudizio che da sui marinesi e il mondo della cultura. Eppure lui è uno di quelli “ebri” che possono smuovere centinai di parenti e riescono a riempire sale e piazze. Eppure lamentarsi della propria “Passione” facendone parte è un chiaro messaggio. Per non dimenticare che fummo noi a dare le prime avvisaglie su un testo simile !  Questo gruppetto ,che ha fatto cose graziose in passato, pecca di modestia e a noi basta osservare che mai li vediamo in nessuna occasione se non sono invitati o coinvolti: cioè si comportano, come dice il Fragale, come la gente di cultura marinese.
Abbiamo preso lo spunto di questa “uscita ebra” per parlare della serata di ieri al Castello. Lo Spataro, che non ha voluto inserire il gluglielmo fra gli sponsor della manifestazione, si è prodigato ad inviare inviti a matula a destra e a manca selezionando servi e avversari ottenendo una sola presenza marinese ! Gli altri (una settantina…) sembravano selezionati da un catalogo di gente “che ama la cultura e la conosce”. Si sono formati subito capannelli di gente che commentava e criticava. Se poi aggiungete la naturale capacità dei tre mentori che, come i pittori hanno ricevuto il dono della pittura, loro quello della parola. E cosi il nostro assessore ha fatto la sua bella figura (non manca a lui) nel presentare gli ospiti e ascoltare il critico è stato un piacere perché loro conoscono tutte le leve per rendere affascinante qualsiasi opera. Ovviamente se hanno a disposizione qualità ! Il prof. Romano (già prof di suo) e avvezzo ai mille eventi a cui partecipa (dal cannolo d’oro alla cassata d’argento, dal Premio ai centenari ai “sopravvissuti alla resistenza”) ha “incantato” con il consueto sfoggio di cultura facendosi come al solito apprezzare. Sino a quando non sparisce (ma come mai ha sempre un altro impegno attaccato dopo) allontanandosi precipitosamente lasciandoci come appestati.
Ma per fortuna è intervenuto un caso che ha coperto , ammesso che ve ne fossero. Pecche e disfunzioni. Avevamo notato la presenza di una decina di Signore indefinibili per bellezza ed eleganza. Ricevevano occhiate di solito usate da spasimanti. Si muovevano con grazie e spesso siamo andati dal Pulizzotto per complimentarci per la scelta degli ospiti. Mentre eravamo assolti in questo compito un indigeno, uno di quelli fuori mura artista dentro mura … (lasciamo perdere) inizia ad accarezzare quel pianoforte ormai a tutti familiare. Fu allora che dal quel gruppo di signore se ne staccano otto. D’istinto, non organizzato, sconosciute fra loro  iniziano a sussurrare al maestro Fabio Lima prima un titolo poi un altro passando dal classico alle canzonette, da arie note a quelle struggenti. Non era un coro, non erano solisti, non stavano provando. Si è ripetuto il fenomeno frequente nella mitologia greca: l’incontro delle muse !
Io al posto di Spataro e Pulizzotto anzicchè mandare inviti alle varie “proloco, congregazioni, circoli, personalità” gli proibirei l’ingresso o li sottoporrei ad un esame preventivo.
Stavolta debbo ringraziare lo Spataro e il Pulizzotto per non averci fatto passare per…
Bellissima serata !

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