lunedì 13 ottobre 2014

UN RARISSIMO DOCUMENTO


L'incisione che riproduciamo proviene da un codice del 1200 conservato al Louvre di Parigi. Dimostrerebbe che i pupi in Sicilia li abbia portati la moglie di Federico II Isabella d'Aragona. Di lei abbiamo il ritratto pubblicato precedentemente dove siede accanto al marito. Che si parli di pupi non vi è dubbio anche se la meccanica è poco chiara. I due pupari certamente usano delle bacchette rigide probabilmente una tiene in piedi la marionetta e l'altra muove la mano che impugna la spada...mentre sembra che Federico seduto presti la voce. Curioso il tavolo che sembra dell'Ikea , con i piedi "avvitati" al piano anche se questo sembra di vetro, proprio recentemente abbiamo osservato un tavolo simile nel detto negozio. Prestare la voce è presumibile visto il carattere fortemente artistico di Federico , già autore e cantore.I due giovani manianti sembra abbiamo oltre le bacchette dei fili e il volto rivolto verso Federico conferma che il movimentS delle marionette doveva essere sincronizzato con il recitativo.
Cosi l'origine e la storia dei pupi si arricchische di una nuova ipotesi dopo mille deduzioni fra il fantastico e il non documentato.
Pensate che la antica famiglia dei Colla-Fiano fanno risalire la loro origine (parliamo di marionette non di pupi) alla metà del '400 e guarda caso con un episodio cavalleresco orlandiano la cui rappresentazione non si svolge a Milano sede storica della compagnia ma bensi a Palermo...
Per non parlare dell'episodio (citato nel Simposio di Platone ) dove un "puparo" di Siracusa intratteneva gli ospiti. Come le statuette di terracotta trovate in mesopotamia , statuette con buchi da dove uscivano verosilmente dei fili.
Per finire alle vastasate alla marina di Palermo e qui siamo nel campo delle marionette ma se non altro ci danno una data vicina al 1600-1700.
Certamente non possiamo dimenticare , torniamo nel 1500, al Cervantes che fa incontrare il suo Mitico Don Chisciotte con il puparo Mastro Matteo che sta sceneggiando-raccontando le gesta di un altro mitico personaggio delle chanson de geste spagnole. E non dimentichiamo che la cosidetta "perdita di senno del Signore della Mancia" è dovuta alla sua ossessiva lettura delle Chanson. E se non fosse che il Cervantes , presente alla battaglia di Lepanto (1571) fosse compagno del Marchese Beccadelli-Bologna di Marineo la nostra curiosità non prendeva il volo sino a cercarne tracce ... ma questa è un altra storia e per ascoltarla bisogna pagare un altro biglietto... Vi basti pensare , scusate ma questo non è lavoro mio ma dell'antropologo, che questi signori nobili non partivano da soli per la guerra perchè alla fine si divideva in base alle forze prestate (tanti soldati, cavalieri, armi ecc.). E quindi ci è lecito pensare che si portasse dietro armiggeri e sopratutto "fabbri costruttori" e se vogliamo esagerare posso garantirvi che uno dei loro discendenti l'ho abbiamo incontrato come tutte le estati a Marineo quando ci ritorna per la sua vacanza, e sconsolatamente ci parla sempre della sua bella angelica che lo ha lasciato a due passi della Francia in quella terra madre di paladini... Stiamo parlando dei Lepanto maestri del ferro che forse presero il nome proprio da quel paesino che si trova nel golfo di Corinto dove la cristianità disse no al turko ...

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