mercoledì 20 agosto 2014

PER EZIO

“Poi a Santu Ciru nni pigghiamu u gelatu !”

Niente gelato per San Ciro quest’anno per Ezio Spataro !

Ci siamo salutati l’altro ieri cosi:
EZIO SPATARO
E’ apparso senza che nessuno se ne accorgesse. Ha girovagato per il paese percorrendo strade luoghi bagghi e quant’altro potesse servigli in un prossimo futuro. Ha immagazzinato immagini e sensazioni in silenzio fermandosi solo con chi gli rinnovava forti sensazioni. Doveva essere una vacanza , breve ma intensa. Aveva preparato tutto per “presentare” il suo paese il suo mondo alla sua compagna. Curato dettagli e scelto luoghi da lui scelti a cui è particolarmente legato. Purtroppo il tutto è stato rimandato al prossimo anno sperando in un momento migliore che noi gli auguriamo di cuore. Avevo sperato che nel paese della “poesia per estranei” , nel paese dove si tenta di estinguere i poeti (è o non è un caso (forse meglio coincidenza) il suicidio dell’attore che ha interpretato “capitano mio capitano”… Non sono stato tenero in passato con i nostri poeti locali quando si atteggiano a extraterrestri… ma l’uscita del lavoro della La Sala e la presenza di Ezio Spataro continuano ad allontanarmi da questi mercanti che a giorni balleranno su un palcoscenico “viscido e personale” come pinguini sul ghiaccio , sempre i soliti guidati da una stella cometa di cartapesta, creature sempre simili vuote chiuse in autoincensazione da matrone imbellettate.
E’ ripartito il cantore di Marineo.

Poi

DA TEMPO IL SITO DI POESIA DI EZIO SPATARO è INCAPPATO IN QUALCHE VIRUS… FORSE SI è RIPRESO… ASPETTIAMO QUANTO PROMESSO…

Vai su www.percorsipoeticiabrannu.blogspot.com

Questa mattina le campane di Marineo avevano suonato solo per buttarci violentemente come al solito giù dal letto. A tarda mattinata , come spesso avviene in questi giorni, hanno nuovamente suonato e come al solito nessuno voleva che suonassero. Suonavano per Francesca che ci avvisava che andava a trovare il suo Nino. E cosi il mio amico ripartito lunedì per Milano a malincuore torna nel giro di poche ore . Niente gelato per Ezio Spataro per la seconda volta beffato dal destino. Ora vorrei avere la capacità di spiegargli gli strani percorsi della vita, vorrei spiegargli che andare ad una processione non è stato un viaggio a vuoto, aver sperato non è stato utopistico. Poi mi accorgo che è lui il poeta e sta a lui spiegarci queste cose cosi come sa fare con le sue poesie quando le fa diventare preghiere.

Nessun commento:

Posta un commento